regie,letture e poesie
Gli incontri sono la mia passione, mi lascio ispirare da personaggi e opere del passato per dare vita a nuovi progetti nel presente con attenzione ai processi creativi e alle dinamiche performative.
Sei hai un progetto che desideri realizzare contattami per ricevere una consulenza e/o un supporto creativo perché la tua idea possa diventare realtà!
PROPONGO:
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Letture a tema
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Reading poetici
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Presentazione di libri
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Performance ed installazioni
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Progetti Interculturali
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Progetti di Integrazione
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Fiabe, racconti e leggende (stagionali e/o in riferimento alle tradizioni locali)
alcuni progetti realizzati:
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LA NASCITA concerto/spettacolo per la promozione delle Artiterapie. Ideazione di Cinzia Giannini, Regia e testi di Laura Mercadante. (I edizione 2012 – II edizione all’interno della Rassegna BruEstate del comune di Brugherio 2013)
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IN AVVOLGENTI TRAME performance poetico-letteraria di e con Laura Mercadante, musiche di Dario Faiella (2010)
VIENI VIENI
Vieni, vieni,
amico mio dell’anima,
ed incontriamoci
all’ombra di una vecchia vite
a parlare dei sogni falsi e di quelli veri,
a vibrare il ricordo
e a sussurrare parole di pace e serenità.
Sospesi ma saldamente legati
da un patto di amicizia
che riscalda il cuore
e sospinge con ardore
verso le cose belle e quelle brutte
che la vita con le sue contraddizioni ci pone.
IN AVVOLGENTI TRAME
Godono l’eco
In Avvolgenti Trame.
Ammantati di stelle e atomi,
divini e straordinari.
Lo senti l’amore?
Lo senti l’amore?
In tempeste disperse
le menti lontane,
i piedi s’inseguono sulla polvere
senza lasciare tracce.
E le trecce
un giorno si scioglieranno,
in silenzio,
senza dire una parola.
E il dolore se ne andrà
venendo e lasciando
sulla pelle e sulle labbra
l'odore dell’aurora,
appena nata,
sulla finestra del domani.
COME UN OLEANDRO NEL MIO CUORE STAI
Come un oleandro nel mio cuore stai.
Come foglie affusolate le dita tue
si muovon leggere nel vento.
I tuoi occhi in molteplici fiori
mi guardano silenti.
Fili odorosi mi sospendono,
ora lievi mi trattengono,
ora impietosi mi lanciano.
Splendida la tua forma nel trasmutar.
Or m’avvolge, or mi lascia
in un sospiro d’eterno languor.
M’incatena e mi libera.
Ai margini del limitar cantando,
tu mi guidi
nel sogno ch’al precipizio mi conduce.
Sussurrar di parole
d’alta scogliera, sgranellate,
sbocciano le spire del continuo rimandar
d’un abbraccio solenne di miele dorato.
Crudele la tua bocca si riflette,
in un gioco di spigolose smentite
e d’occulte angolature.
CENERE CENERE
Cenere, cenere
La città è arsa.
Cenere, cenere
si deposita lenta su questo petto
di braci e baci,
sui sassi che fin qui m’han portata.
Tutto è andato,
solo rovine e ruderi d’un antico tempio:
A’ncorati Meddelèin,
svuotéggiati di rebleèin,
riobrìati ausolèin,
Dolmen fragrèin.
Solo sabbia, solo pietra,
questo di me rimane.
E un tonfo lontano…
quello della porta
che ho chiuso e cancellato
quando ti ho lasciato, figlio mio.
Tu per me eri sangue e carne.
Ora solo ruvida pietra sabbiosa
si versa sul mio cuore girato
al contrario
come una clessidra.
E quando il mio tempo sarà scaduto,
e tante più rovine avrò visitato,
allora i miei sassi bianchi
poseranno in cerchio
a raccontare di vite possedute e poi perdute;
solo allora ,
quando la notte sorgerà,
dopo aver girato sul cielo polare,
da un incauto piede solcato,
in un nembo voltato,
a seguir la scia,
a riverberar coi suoni solstiziali;
allora si,
rimanda, rimanda
quel giorno, anima mia,
ch’al pensier mi scivola via
la mente
che di patir ancor di più non sente.
Per quel giorno del giudizio…
A quel figlio,
e per quel figlio
che le mie azioni nel mondo a lui sian mirate
che in dedizione continuino a riecheggiare
nei cuori di chi le sente,
prender forma e viver in quello spazio
di assenza in forma di sostanza.
Cenere, cenere
a coprire
dopo l’incendio ed il fragore…
Finalmente un po’ di pace
per questo figlio immaginato
dal mio petto sulla carta
consacrato.
Avviciniamoci ancora un po’
Sarà pianto
Sarà gioia
Sarà vita per me e per te.
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UNA DONNA monologo teatrale ispirato alla vita di Sibilla Aleramo, regia e drammaturgia di Laura Mercadante con Antonietta Abbate (2005)